Ventilazione e recupero del calore

La letteratura medica è ormai concorde sul fatto che la  qualità dell’aria  nei nostri edifici sia quasi sempre peggiore di quella esterna, addirittura tra le 10 e le 100 volte più inquinata.

Sarebbe pertanto opportuno provvedere ad un corretto ricambio per mantenere ottimali i valori di salubrità dell’aria all’interno degli ambienti.

La soluzione più immediata per garantire il ricambio d’aria prevede l’apertura periodica delle finestre ad opera dell’abitante

In teoria, per non respirare aria malsana, si dovrebbero aprire per 5 minuti le finestre ogni 2 ore per 24 ore al giorno.

Dal punto di vista energetico però, l’apertura delle finestre significa disperdere il calore interno ed introdurre aria fredda esterna (in fase invernale), andando così a perdere tutto il vantaggio dato dall’elevato isolamento delle pareti e dei serramenti e costringendo oltretutto l’impianto di riscaldamento a lavorare più a lungo per sopperire a questo.

In fase estiva si introduce invece aria calda e umida, nonché pollini e particolato che rimane in ambiente.

Il ricambio, la pulizia ed il lavaggio dell'aria ambiente deve essere realizzato con sistemi meccanici di ventilazione controllata. 

Vi sono fondamentalmente due possibilità di realizzazione di sistemi di ventilazione :

  • Sistemi a semplice flusso
  • Sistemi a doppio flusso

Nei sistemi a doppio flusso, oltre ad estrarre l’aria inquinata dai locali tramite ventilatori di estrazione, si provvede ad immettere la giusta portata di aria nuova proveniente dall’esterno tramite ventilatori di immissione.

In tal modo è possibile effettuare due operazioni fondamentali :

  • Filtrare e ripulire l’aria esterna di immissione.
  • Recuperare il calore contenuto nell’aria estratta ed espulsa

Il principio fondamentale è quello di espellere l’aria interna inquinata immettendo contemporaneamente aria nuova dall’esterno secondo lo schema riportato sotto :

 

 

Gli attuali scambiatori di calore in materiale plastico consentono un notevole risparmio energetico, in quanto sono in grado di raggiungere un’efficienza anche superiore al 90%.

Ciò significa che l’aria esausta interna a 20°C riesce a “riscaldare” l’aria esterna di rinnovo da 0°C fino a circa 18°C, con la sola spesa energetica dei ventilatori. E’ facile capire come un’immissione diretta di aria esterna a 0°C, per mezzo dell’apertura delle finestre, comporti uno spreco energetico notevole ed una spesa ulteriore dovuta al funzionamento dell’impianto di riscaldamento.

 

La Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) è una tecnologia messa a punto specificatamente per poter garantire il miglior comfort abitativo negli edifici ad elevata prestazione energetica nei quali non è contemplata la pratica di aprire le finestre.

Gli impianti VMC consentono un adeguato ricambio d’aria garantendo in modo costante il comfort termico e di qualità dell’aria all’interno degli ambienti.

  • Riducono l’eccesso di umidità interna e mantengono il giusto equilibrio dell'ambiente.
  • Migliorano la qualità dell’aria interna, ripulita dagli odori presenti negli ambienti.
  • Eliminano le sostanze inquinanti, prodotte di continuo dai materiali e dalle persone: CO2, vernici, collanti,  profumi.
  • Prevengono l'insorgere di allergie: pollini, spore, polvere vengono trattenuti nei filtri; la polvere in sospensione nei locali viene aspirata e scaricata all’esterno.
  • Consentono un risparmio energetico: le perdite di calore per ventilazione sono ridotte notevolmente.
  • L’ambiente è più confortevole: non ci sono più correnti d’aria dovute all’apertura delle finestre.
  • Proteggono da possibili fastidi dell’ambiente esterno: rumori, traffico, insetti, animali. 

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