COgenerazione

 
 
In termini di efficienza, un impianto di cogenerazione presenta rendimenti medi complessivi  intorno all'80-90%.

A parità di energia elettrica e termica utilizzate si sfrutta al massimo l’energia sprigionata dal combustibile e dalla generazione contemporanea, ottenendo un rendimento complessivo prossimo al 90%

Rispetto alla produzione separata di calore ed elettricità, l’aumento di efficienza è di circa il 30-40%.

Lo schema riprodotto qui sotto (fonte GSE) rappresenta un esempio realistico dei possibili vantaggi energetici della cogenerazione.

Partendo da 100 unità di energia primaria, cioè di combustibile, un impianto cogenerativo può ricavarne 35 di elettricità (in giallo) e 50 di calore utile (in arancione), mentre le perdite (in rosso) sono di 15 unità.

 

 

Esistono sistemi in grado di produrre contemporaneamente diversi tipi di energia (termica, elettrica, frigorifera), vengono anche detti sistemi di cogenerazione.

Più specificatamente i sistemi di cogenerazione sono macchine complesse in grado di produrre energia termica ed energia elettrica contemporaneamente sfruttando una fonte energetica che solitamente è un combustibile fossile (gas, gasolio, olii combustibili) o anche biomassa.

 

L’argomento “cogenerazione” (spesso identificata dalla sigla CHP Combined Heating and Power)  è certamente affascinante, ma la progettazione non può prescindere da argomentazioni fondamentali che riguardano anche i ritorni economici, e bisogna sempre partire dal presupposto che una macchina in grado di produrre diversi tipi di energia lo deve fare in  totale contemporaneità,  pena il decadimento dei valori di efficienza.

Pertanto l’elemento fondamentale per il dimensionamento dei cogeneratori è dato dalle ore di funzionamento in cui la macchina produce contemporaneamente energia termica ed energia elettrica.

Se il periodo di funzionamento è relativamente breve, si rischia di perdere i vantaggi derivanti dall’utilizzo di sistemi cogenerativi.

Rispetto a tutti gli altri tipi di impianti (caldaie, sistemi fotovoltaici, solare termico, ecc.), i cogeneratori producendo elettricità e calore contemporaneamente devono trovare un adeguato utilizzo.

Se l’elettricità prodotta risulta facilmente canalizzabile nella rete elettrica, con importanti risultati in termini di risparmio e di remunerazione economica, altrettanto non si può dire per il calore.

Il calore, ancor più dell'energia elettrica, viene prevalentemente utilizzato nell'ottica dell'autoconsumo, poichè risulta difficile da distribuire ad altre utenze a causa dell'assenza o comunque dell'elevato costo delle reti di distribuzione (teleriscaldamento).

Infatti tali sistemi vengono utilizzati presso utenze che necessitano di energia, prevalentemente termica, durante tutto l’anno.

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